In Europa l’assunzione di calorie, grassi saturi, sodio e zuccheri aggiunti e zuccheri liberi è troppo alta mentre è insufficiente l’assunzione di fibre, potassio e vitamina D: a dirlo è l’Efsa (European Food Safety Authority)

di Loreto Nemi, dietista e nutrizionista, docente universitario

 

Oggi ho deciso di scrivere un articolo informativo, una lettura sotto l’ombrellone che possa aiutarti a capire qual è il quadro nutrizionale della popolazione europea, in cui è inclusa anche l’Italia, naturalmente.

Per l’Efsa una delle sfide più importanti di questi anni è la riduzione dell’assunzione di  calorie, grassi saturi, sodio e zuccheri aggiunti e zuccheri liberi.

Ridurla significherebbe prevenire in maniera decisiva le malattie croniche legate ad una cattiva alimentazione.

Allo stesso tempo, l’Efsa promuove l’aumento dell’introito di potassio e fibre alimentari attraverso l’alimentazione. Infatti, nella maggior parte delle popolazioni adulte europee l’assunzione di potassio, vitamina D e fibre è insufficiente ed un aumento del consumo di tali sostanze contribuirebbe a migliorare la situazione sanitaria.

 

Lo scorso anno la Commissione europea ha chiesto all’EFSA di fornire una consulenza scientifica su cui basare sia l’elaborazione di un futuro sistema UE per l’etichettatura nutrizionale, da apporre sulle confezioni alimentari, sia le condizioni per limitare le indicazioni nutrizionali e sulla salute apposte sui prodotti alimentari.

Dal novembre 2021 al gennaio 2022 l’EFSA ha svolto una consultazione pubblica sul progetto di parere, che ha raccolto 529 osservazioni da parte di 83 organizzazioni e singoli di 21 paesi.

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Nel quadro della strategia «Dal produttore al consumatore», la Commissione europea intende proporre per la fine del 2022 una revisione della normativa vigente sulla fornitura di informazioni alimentari ai consumatori in base alle osservazioni proposte dall’Efsa che vi propongo di seguito.

 

Quali criteri scientifici seguire per orientare la scelta dei nutrienti nella profilazione nutrizionale?

Secondo l’Efsa la scelta dei nutrienti dovrebbe dipendere principalmente dalla loro rilevanza per la salute pubblica. Tuttavia, i nutrienti potrebbero essere scelti anche per altri motivi, ad esempio perché sono marcatori di altre sostanze nutritive importanti per la salute pubblica.

 

Ad esempio, su una confezione di salmone si possono includere determinati omega-3 nei modelli di profilazione dei nutrienti per incoraggiare il consumo di pesce grasso in linea con le raccomandazioni nutrizionali.

 

Cosa significa profilo nutrizionale e buona alimentazione a livello europeo?

Nel corso delle sue ricerche, l’Efsa ha individuato i seguenti aspetti:

  • l’assunzione di grassi saturi, sodio e zuccheri aggiunti/liberi supera i limiti raccomandati nella maggior parte delle popolazioni europee con conseguenze nocive per la salute;
  • vista l’alta percentuale di sovrappeso e obesità in Europa, è importante prevedere una diminuzione dell’assunzione di calorie;
  • nella maggior parte delle popolazioni adulte europee l’assunzione di potassio e fibre alimentari è inadeguata ed insufficiente;
  • l’assunzione di ferro, calcio, vitamina D, folato e iodio è insufficiente.

 

Quali sono le principali categorie di alimenti che troviamo nella dieta degli europei?

Il ruolo nella dieta e i relativi contributi di diverse categorie di alimenti variano da un paese europeo all’altro a causa delle diverse abitudini e tradizioni alimentari.

Pensa a come è diversa la nostra dieta mediterranea da quella della Danimarca o della Polonia.

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Nelle diete dei Paesi UE ci sono cibi amidacei (soprattutto cereali e patate), frutta e verdura, legumi e leguminose, latte e latticini, carne e prodotti a base di carne, pesce e crostacei, noci e semi nonché bevande analcoliche, come indicato nelle linee guida nutrizionali nazionali basate sugli alimenti negli Stati membri.

 

Quali categorie di alimenti sono consigliate a livello nazionale?

Le linee guida nazionali incoraggiano il consumo di cereali integrali, frutta e verdura, noci e semi, latte e latticini a basso contenuto di grassi, pesce e acqua.

Si sconsiglia invece il consumo di prodotti alimentari che, a causa di processi di trasformazione, hanno un alto contenuto di grassi saturi, zuccheri e/o sodio, anche all’interno di queste categorie alimentari.

Le linee guida promuovono anche il regolare consumo di legumi e leguminose in parziale sostituzione della carne (in particolare carni rosse e carni lavorate), nonché di oli vegetali ricchi di grassi monoinsaturi e polinsaturi (per esempio olio d’oliva), anziché di grassi ad alto tenore di grassi saturi (per esempio oli di palma e di cocco, burro e altri grassi animali).

 

Conclusione

Italia o Francia, Germania o Portogallo, qualsiasi sia il Paese europeo in cui abiti le linee guida da seguire per una sana alimentazione sono le stesse che fornisco ogni giorno ai miei pazienti a studio.

Ricorda di includere nella tua dieta cereali integrali, così anche frutta e verdura 5 volte al giorno (come ho scritto qui), noci e semi, latte e latticini a basso contenuto di grassi, pesce e tanta acqua.

Ricordati di limitare il più possibile i cibi ultraprocessati poiché ricchi di grassi saturi, zuccheri e/o sodio.

Alterna il consumo di proteine vegetali come fagioli, ceci e lenticchie al posto di carne e pesce. Preferisci l’olio extravergine d’oliva al posto degli oli ricchi di grassi saturi (per esempio oli di palma e di cocco, burro e altri grassi animali).

E se hai bisogno di una consulenza alimentare non esitare a chiamarmi.