Oltre a seguire le regole dettate dal Ministero della Salute e dall’OMS, (distanziamento sociale, indossare la mascherina e lavare le mani), c’è altro che possiamo fare per “difenderci” dal Covid o meglio per essere più forti in caso di infezione?
Il sistema immunitario è un meccanismo molto complesso ed ogni persona ha una diversa risposta immunitaria che fa la differenza anche in caso di prevenzione: vi siete mai chiesti perché alcuni siano più soggetti all’influenza ed altri più resistenti?
Questo dipende dalla risposta immunitaria del proprio organismo. Sicuramente avrete letto di persone sintomatiche e asintomatiche rispetto alle infezioni. Perché questo? Perché ciò che comanda è la risposta individuale, il terreno, la risposta del sistema immunitario e la situazione infiammatoria sistemica. Quindi cosa possiamo fare di più?
Esistono 7 azioni che possiamo mettere in campo per rafforzare la risposta del nostro sistema immunitario con comprovata evidenza scientifica.
1. ALIMENTAZIONE SANA: mangiare sano è fondamentale per la salute del nostro organismo.
Per questo, bisogna introdurre durante la giornata la giusta quantità calorica per le esigenze di ogni soggetto e fare attenzione ai vari macronutrienti, come il giusto fabbisogno di proteine, carboidrati e grassi per le esigenze metaboliche. Ma questo non basta perché sono importanti anche i micronutrienti come vitamine (vitamina C e vitamina D), minerali (soprattutto lo zinco), composti antiossidanti e antinfiammatori. Si è parlato molto della situazione infiammatoria di base dell’organismo. Sovrappeso, obesità ed un eccessiva massa grassa sono fattori che aumentano l’infiammazione.
L’infiammazione cronica (il tessuto adiposo in eccesso produce sostanze pro-infiammatorie, come le interleuchine, ma anche il diabete, l’ipertensione e la sindrome metabolica) abbassa il sistema immunitario e ci rende più “deboli” in caso di malattie. Quindi per questi motivi è fondamentale mangiare alimenti che abbiano azione antinfiammatoria che trovi qui.
2. ESERCIZIO FISICO: numerosi studi scientifici dimostrano come l’esercizio fisico costante praticato nel tempo è in grado di supportare le risposte del sistema immunitario. L’esercizio fisico stimola la produzione di endorfine e di altri fattori come il BDNF (Brain-derived neurotrophic factors), ossia fattori che proteggono il cervello e ne assicurano la neuroplasticità.
3. INTEGRAZIONE: un’integrazione personalizzata in base alle esigenze può essere molto utile soprattutto in caso di carenze. Con l’alimentazione odierna è molto facile andare in contro a carenze soprattutto se si mangia spesso fuori e si tende a saltare i pasti.
Ci sono delle vitamine e dei sali minerali che possono contrastare in maniera decisiva l’insorgenza del virus. Attenzione però: NON ESISTE UNA SOSTANZA O UN CIBO ANTICOVID!
Esistono numerose sostanze che possono fare da supporto al sistema immunitario, come la vitamina D, la vitamina C e lo zinco, il selenio.
Dove si trovano queste sostanze benefiche?
· La vitamina D con la sua azione di modulazione del sistema immunitario, come antinfiammatorio ed antivirale, si trova nei cibi di origine animale come formaggi grassi, tuorlo dell’uovo, pesci e carne e per attivarla serve l’esposizione ai raggi del sole.
· Nelle persone con un buon livello di selenio i virus (compreso il Covid) hanno una minore capacità di mutare da una persona ad un’altra. Il selenio si trova nei pesci, nei broccoli e nei semi oleosi.
· Lo zinco stimola i macrofagi, le cellule “spazzine” del sistema immunitario, e migliora le risposte antivirali. Questo minerale si trova in noci, carne, uova, pesce e parmigiano.
· Anche le vitamine del gruppo B e la vitamina C!
· Il tipo di integrazione deve essere sempre valutato insieme al medico e al nutrizionista in base alle analisi e ai livelli di vitamine e minerali riscontrati. Ricordando che il primo intervento deve essere sempre la giusta alimentazione in termini di combinazione e presenza di tutti i macro e micronutrienti con gli alimenti.
4. GESTIONE DELLO STRESS: esiste una forte correlazione fra l’eccessivo stress e l’abbassamento delle difese immunitarie, ciò è dovuto anche in base all’attivazione e all’aumento del cortisolo, un ormone che può portare anche a disordini metabolici come l’aumento dell’insulina e l’abbassamento delle difese immunitarie. Per gestire lo stress esistono ormai tantissime tecniche come gli esercizi di mindfulness, di respirazione, alcune tecniche di rilassamento e meditazione che servono a rallentare l’eccessivo pensiero e i ritmi della vita frenetica.
5. GIUSTO SONNO: Anche la giusta quantità d’ore di sonno fa la sua parte. Minimo sei-sette-otto ore di sonno è l’ideale, ciò varia da persona a persona. Anche qui c’è una diretta correlazione fra la privazione del sonno e i disordini immunitari e addirittura metabolici. Infatti, la carenza di sonno può alterare il metabolismo con un aumento della secrezione della proteina C reattiva, l’interleuchina 6 e il TNF, sostanze pro infiammatorie. La mancanza di sonno può essere un fattore di rischio per lo sviluppo di malattie metaboliche croniche e infiammatorie. Alcuni studi collegano la privazione del sonno all’aumento di malattie neurodegenerative come l’Alzheimer. Seguire la routine dei pasti e del sonno è importante, ti spiego il motivo qui.
Leggi anche: Smart Food: i cibi che allungano la vita
6. STILE DI VITA SANO: prevede l’unione dei gruppi precedenti ai quali aggiungiamo anche una buona igiene personale (argomento molto attuale in questo momento di pandemia), controllare e limitare l’assunzione di alcol collegato all’insorgenza di alcune malattie e tumori così come il fumo. In generale, bisogna adottare una certa routine quotidiana lavorando sulle buone abitudini e sul timing delle azioni quotidiane, soprattutto dei pasti.
7. BENESSERE SOCIALE: in questo momento, questo punto sembra un po’ anacronistico ma non lo è. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità la salute è un completo equilibrio fra il benessere fisico-mentale e sociale, allora anche i rapporti con le altre persone giocano un ruolo importante. L’uomo, del resto, è un animale sociale e ciò è una diretta correlazione con lo stato di salute degli anziani che vivono da soli e si ammalano con più facilità rispetto a chi vive in compagnia.
Segui sempre i consigli del Ministero della Salute e dell’OMS
Fonti dalle quali ho preso spunto per la stesura di quest’articolo:
-
BJR|Open 2020 2:1
- Grant WB, Lahore H, McDonnell SL, Baggerly CA, French CB, Aliano JL, Bhattoa HP. Evidence that Vitamin D Supplementation Could Reduce Risk of Influenza and COVID-19 Infections and Deaths. Nutrients. 2020 Apr 2;12(4):988.
- Ali N. Role of vitamin D in preventing of COVID-19 infection, progression and severity. J Infect Public Health. 2020 Oct;13(10):1373-1380. doi: 10.1016/j.jiph.2020.06.021. Epub 2020 Jun 20.
- Zabetakis I, Lordan R, Norton C, Tsoupras A. COVID-19: The Inflammation Link and the Role of Nutrition in Potential Mitigation. Nutrients. 2020 May 19;12(5):1466.
- Colunga Biancatelli RML, Berrill M, Catravas JD, Marik PE. Quercetin and Vitamin C: An Experimental, Synergistic Therapy for the Prevention and Treatment of SARS-CoV-2 Related Disease (COVID-19). Front Immunol. 2020 Jun 19;11:1451.
- Househam AM, Peterson CT, Mills PJ, Chopra D. The Effects of Stress and Meditation on the Immune System, Human Microbiota, and Epigenetics. Adv Mind Body Med. 2017 Fall;31(4):10-25.
- Irwin MR. Sleep and inflammation: partners in sickness and in health. Nat Rev Immunol. 2019 Nov;19(11):702-715.
- Rico-Rosillo MG, Vega-Robledo GB. Sueño y sistema immune [Sleep and immune system]. Rev Alerg Mex. 2018 Apr-Jun;65(2):160-170.
- Siwicki KK, Hardin PE, Price JL. Reflections on contributing to “big discoveries” about the fly clock: Our fortunate paths as post-docs with 2017 Nobel laureates Jeff Hall, Michael Rosbash, and Mike Young. Neurobiol Sleep Circadian Rhythms. 2018 Mar 16;5:58-67.
Scrivi un commento