Scopri quali sono gli alimenti biologici e quelli coltivati con pesticidi

di Loreto Nemi, dietista e nutrizionista, docente universitario

L’alimento biologico segue delle linee guida di produzione molto restrittive e rigide.

La produzione non prevede l’utilizzo di sostanze chimiche di sintesi come concimi, diserbanti, anticrittogamici, insetticidi e pesticidi. E sono proibiti gli organismi geneticamente modificati (OGM).

Il biologico riguarda anche gli animali allevati

Il biologico non riguarda solo l’agricoltura ma anche l’allevamento. Gli animali allevati in modo biologico devono essere nutriti con mangimi vegetali ottenuti secondo il metodo biologico.

Perché è importante mangiare biologico?

Il biologico ci permette di mangiare alimenti senza residui di agrofarmaci, cosiddetti pesticidi, e quindi a residuo zero. Mentre spesso i cibi realizzati con i metodi d’agricoltura intensiva tradizionale possono avere dei residui di pesticidi o insetticidi.

Dirty Dozen, quali sono gli alimenti più sporchi?

Ogni anno l’ONG Environmental Working Group stila un report degli alimenti più ricchi di pesticidi, la Dirty Dozen (Sporca Dozzina).

Nel corso degli ultimi anni, sul mio blog ho sempre pubblicato periodicamente questa classifica e così voglio fare per quanto riguarda la lista degli alimenti più ricchi di pesticidi del 2023.

La “sporca dozzina” del 2023

  1. Fragole
  2. Spinaci
  3. Cavolfiore e verza
  4. Pesche
  5. Pere
  6. Pesche nettarine
  7. Mele
  8. Uva
  9. Peperoni e peperoncini
  10. Ciliegie
  11. Mirtilli
  12. Fagiolini

Per la propria indagine annuale, l’Environmental Working Group si è basata su test di 46.569 campioni di 46 frutta e verdura condotti dal Dipartimento dell’Agricoltura degli Stati Uniti (USDA) e dalla Food and Drug Administration (FDA).

Se vuoi fare un confronto con la Sporca Dozzina del 2022 la trovi qui.

Di questi argomenti ho parlato la settimana scorsa su Rai Italia e Rai Play nel programma Casa Italia, trovi la puntata qui.

Clean Fifteen, quali sono gli alimenti più puliti?

L’EWG ha stilato anche la Clean Fifteen 2023, ossia i 15 cibi più puliti in cui l’avocado si conferma al primo posto.

  1. Avocado
  2. Mais
  3. Ananas
  4. Cipolle
  5. Papaya
  6. Piselli (congelati)
  7. Asparagi
  8. Melone verde
  9. Kiwi
  10. Cavolo
  11. Funghi
  12. Mango
  13. Patate dolci
  14. Cocomero
  15. Carote

Se vuoi fare un confronto con la Clean Fifteen del 2022 la trovi qui.

Le due liste dipendono anche dalla superficie di assorbimento dell’ortaggio. Ad esempio, le insalate con le loro foglie tendono ad assorbire più sostanze chimiche.

Quindi, mangiare bio ci aiuta a sapere cosa portiamo sulle nostre tavole.

Quali sono le differenze nutrizionali?

Dal punto di vista nutrizionale, gli alimenti biologici e quelli industriali non hanno differenze per quanto riguarda i macroelementi: la quantità di proteine, acqua, minerali e vitamine è la stessa.

Ricorda però che mangiare biologico vuol dire mangiare seguendo la stagionalità, portando in tavola gli alimenti con un quantitativo di vitamine e minerali maggiore rispetto a quelli fuori stagione.

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In più, un alimento stagionale e biologico è più colorato, saporito e gustoso. Pensa ad esempio ai pomodori che mangi in estate rispetto a quelli che mangi d’inverno.

Uno studio guidato da esperti dell’Università di Newcastle afferma che la frutta, la verdura e i cereali coltivati in modo biologico contengono in media il 17% di antiossidanti in più rispetto a quelli derivanti dall’agricoltura tradizionale, con punte del 69% in più nel caso dei flavoni.

Inoltre, il report annuale di Legambiente circa l’uso di pesticidi in agricoltura dice che il 44% dei campioni possiede residui di pesticidi.

Scegliere biologico ci assicura sull’assenza di residui.

Quando facciamo la spesa scegliamo prodotti biologici sempre, ponendo particolare attenzione quando scegliamo alimenti come fragole, pesche e uva.

Chi deve stare più attento?

In generale, tutti dobbiamo sempre stare attenti a ciò che mangiamo per rimanere in salute.

Facciamo attenzione a quello che portiamo sulle nostre tavole soprattutto quando a casa ci sono bambini e donne in gravidanza.