L’alimentazione gioca un ruolo fondamentale nella prevenzione delle malattie cardiocircolatorie e dell’infarto.
A dirlo è uno studio condotto dall’Università di Vigo in Spagna e pubblicato sul Journal of the American College of Cardiology. Cinquemila persone con sindrome coronarica acuta sono state sottoposte ad una valutazione dello stato nutrizionale durata 3,6 anni. Dall’osservazione si è notato che la maggior parte delle persone, nonostante il peso, riportava uno stato di malnutrizione. Ebbene sì, proprio così! La malnutrizione non riguarda soltanto i soggetti sottopeso ma anche chi è in sovrappeso e/o obesità.
Ecco dunque in aiuto l’alimentazione, quella giusta per la salute ed il benessere del cuore.
Una dieta equilibrata e variegata deve contenere:
- LEGUMI
- VERDURE soprattutto bietole, spinaci, broccoli e asparagi per fare scorta di vitamina C
- ORTAGGI come peperoni, carote e pomodori ricchi di carotenoidi e fibre
- FRUTTA FRESCA come arance, papaya e melone che assicurano beta-carotene
- FRUTTA A GUSCIO come mandorle e noci
- PESCE soprattutto quello ricco di omega 3 come aringhe e salmone
- CEREALI INTEGRALI
Sì ad un bicchiere di vino rosso o ad un pezzettino di cioccolato fondente ogni tanto.
Sì anche all’olio extravergine d’oliva.
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Nella dieta dei miei pazienti con problemi cardiocircolatori inserisco sempre una colazione ricca di cereali integrali, frutta fresca come fragole, lamponi e mirtilli e yogurt bianco intero senza zuccheri aggiunti. A pranzo, almeno una volta a settimana, non devono mai mancare i legumi, una calda zuppa di lenticchie o un’insalata fredda di fagioli da portare in ufficio. Fagioli e lenticchie sono ricchi di vitamine del gruppo B e minerali. Suggerisco spesso anche la soia come il tofu e la edamame. A sera meglio una carne bianca come pollo o tacchino piuttosto che la rossa.
Una dieta ricca di questi alimenti assieme ad uno stile di vita sano assicura una netta riduzione del rischio d’infarto e una maggiore salute per il nostro cuore.
Trovi qui lo studio citato nell’articolo.
[…] cardiovascolare deve essere aggressiva soprattutto per i pazienti con sintomi gravi o pregresse malattie cardiovascolari. Le emergenze con le quali ci stiamo confrontando negli ultimi tempi, come il Covid, ma anche […]