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Illustrazione di GreenMe

Quali sono i rischi da carenza di vitamina D?
In realtà, la vitamina D non è una vitamina ma un vero e proprio ormone che agisce su tutte le cellule tramite un recettore chiamato VD Receptor. Quindi, ha un raggio d’azione molto ampio e non esclusivamente osseo. Anzi, la vitamina D ha sulle ossa soltanto un’azione indiretta poiché aiuta l’assorbimento del calcio nell’intestino. Di conseguenza, l’eccesso di calcio senza la vitamina D non viene assorbito.
Uno dei ruoli più significativi della vitamina D riguarda l’attività di regolazione che contribuisce alla fisiologica funzione del Sistema Immunitario, lasciando immaginare un ruolo di questa vitamina nella prevenzione dei disordini immunitari (quali allergie ed autoimmunità) e delle infiammazioni.


Quindi, potenzia il nostro sistema immunitario a tal punto che tendiamo ad ammalarci di più in inverno non per carenza di vitamina C, come si dice comunemente, ma per carenza di vitamina D. Infatti, è prodotta nel nostro corpo principalmente grazie all’esposizione alla luce solare, essendo poca quella che assumiamo attraverso gli alimenti.
Inoltre, la vitamina D protegge il cuore e i vasi sanguigni, regola il ciclo cellulare e per questo motivo si pensa possa avere un’azione decisiva contro i tumori. Attualmente la ricerca scientifica sta indagando sul ruolo della Vitamina D in altri campi di studio quali i disordini autoimmuni (dermatite atopica, artrite reumatoide, lupus eritematoso), sclerosi multipla, diabete, diverse neoplasie e declino cognitivo negli anziani.
In conclusione, l’importanza dell’integrazione di vitamina D è solitamente associata con il bilanciamento del calcio nel sangue e con il mantenimento di ossa sane. Questo assume particolare importanza nei bambini, e soprattutto negli over 60 che sono più a rischio di cadute e fratture ossee.
Oltre ai bambini e agli anziani, la sua carenza nei soggetti adulti non deve essere sottovalutata, poiché può avere a che fare con tanti aspetti della nostra salute e non soltanto con le ossa e con i denti.
Per far fronte ad eventuali indebolimenti, durante il periodo invernale in cui il sole scarseggia, possiamo far ricorso agli integratori alimentari di vitamina D, tenendo conto che il rischio di sovraddosaggio è molto remoto.
I livelli ottimali di riferimento sono 40-50 ng/ml.
Per misurare la vitamina D basta effettuare un’analisi del sangue e misurare La VITAMINA 25 (OH) D.

In definitiva oramai oltre 71.000 studi comprovano l’ efficacia della Vitamina D per la nostra salute e per l’ aumento della prestazione sportiva, a patto che sia presa ad “alte” dosi per essere veramente efficace.