Secondo alcuni studi, nel 2100 la Terra sarà abitata da oltre 10 miliardi di persone. Un numero esorbitante se paragonato alle cifre di un secolo fa (1 miliardo e mezzo di persone ca. nel 1900).

Negli ultimi anni le nostre abitudini alimentari hanno subito numerosi cambiamenti. Nuovi ingredienti si aggiungono pian piano alle nostre ricette, come i semi di chia e l’avocado che mai le nostre nonne avrebbero immaginato.

Visti i cambiamenti veloci che viviamo anche in fatto di cucina, cosa dobbiamo aspettarci per il futuro?

La crescita progressiva e incontrollata della popolazione mondiale causerà inevitabilmente problemi ambientali, come il surriscaldamento globale e l’effetto serra che si sommeranno ben presto anche all’esaurimento delle risorse di sostentamento.

Alcuni studi dimostrano che nel 2050 la quantità d’acqua a disposizione per il singolo individuo diminuirà del 70% ed i territori destinati ai pascoli e agli allevamenti saranno presto falciati dall’urbanizzazione.

In uno scenario catastrofico ma abbastanza prevedibile, molte specie di animali, che oggi vengono generalmente consumate dall’uomo, si estingueranno. E così come è già accaduto per molti pesci, ben presto la meravigliosa biodiversità terrestre sarà a rischio.

Ecco quindi la necessità di correre ai ripari, con surrogati della carne, del pesce e delle verdure, soluzioni “alternative” che spesso ci fanno arricciare il naso. Vediamone alcune…

INSETTI

Mangiare un piatto di formiche, scarafaggi o cavallette potrebbe sembrare una scena da film horror, ma per molte persone è già realtà. In Asia e in Africa gli insetti vengono mangiati, poiché ricchi di proteine e poveri di carboidrati e di grassi. La loro produzione è economica e comporta minori livelli di inquinamento ambientale rispetto agli allevamenti. Nonostante l’uso ormai comune, io proprio non ce la farei a mangiare un piatto di cavallette.

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MEDUSE

Le meduse nuotano indisturbate nel mare perché l’uomo non se ne ciba e preferisce cacciare altri tipi di prodotti ittici, come il merluzzo o il tonno. Iniziare a consumare le meduse, quindi, potrebbe essere una soluzione per controllare l’equilibrio dell’ecosistema marino. Le meduse sono composte per il 95% d’acqua ma hanno anche sali minerali, vitamine e collagene, nonché pochissime calorie. In Cina, in realtà, sono già impiegate in moltissime ricette. Tu l’assaggeresti?

ALGHE

Ricche di minerali e vitamine, le alghe sono alimenti benefici per il nostro corpo, utili soprattutto contro gastrite e disturbi intestinali. Questi cibi possono compensare delle carenze nutrizionali, ad esempio l’alga kelp viene usata in caso di anemia. Le alghe potenziano le attività dei globuli bianchi, migliorando le difese immunitarie. Sono ricche di proteine e grassi insaturi, come omega 3 e omega 6.

CARNE ARTIFICIALE

Negli ultimi anni, alcuni studiosi hanno trovato il modo di produrre carne senza macellare alcun essere vivente, ma partendo dalla cellula di un bovino vivo che viene poi estratta e sviluppata in tessuti e muscoli artificiali. Questa carne ha quindi lo stesso sapore di quella “naturale” che già conosciamo, ma la sua produzione non implica l’uccisione di animali.

Chissà quali altre incredibili soluzioni ci riserverà il futuro.

Addirittura c’è chi sta lavorando ad un cibo 3D con tanto di stampante. Si tratta di un team della Columbia University che ha sperimentato un braccio meccanico capace di stampare una ricetta in 3D, utilizzando ingredienti freschi, privi di conservanti e di sostanze contenute nei prodotti confezionati.

Un’invenzione rivoluzionaria, addirittura difficile da immaginare. Ma staremo a vedere cosa ci riserverà il futuro.

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Ascolta il mio podcast dedicato alle 5 regole di consapevolezza alimentare, lo trovi qui.