Ñame, papa dulce, boniato e yuca, scopri le varietà dei tuberi più mangiati in America Latina
di Loreto Nemi, dietista e nutrizionista, docente universitario
Dopo una piccola pausa lavorativa con un viaggio a Cuba mi è venuta la curiosità di approfondire i tuberi, perché questi tipi di alimenti sono molto consumati nei Caraibi e nel Sud America.
(foto per gentile concessione di platatine)
Per la prima volta ho incontrato dei tuberi a me sconosciuti e così ho deciso di avventurarmi alla scoperta di questi ingredienti così essenziali per scoprirne i benefici ed il loro uso in cucina e (quando è possibile) anche la loro storia.
Oltre alla classica patata (papa), nelle cucine dell’America Latina non possono mancare la manioca, il boniato, la malanga e tante altre varietà di tuberi.
Si tratta di alimenti poveri, economici e facili da reperire. Infatti, rappresentano una componente indispensabile nella dieta delle persone che vivono a Cuba e negli Stati sudamericani.
Iniziamo dalla yuca, lo conosci già?
Yuca
Le proprietà nutritive della yuca (manioca)
La yuca, detta anche manioca o tapioca, è ricca di saponine ed agisce come espettorante, digestivo e depurativo.
Il principale macronutriente della manioca sono i carboidrati (38%) ed il suo principale micronutriente è la Vitamina C.
Rispetto alle patate, la manioca è una fonte di maggiori quantità di proteine; allo stesso tempo il suo consumo apporta meno grassi (ma anche meno proteine) di quello di cereali o legumi.
La manioca è ricca di:
- vitamine del gruppo B (in particolare di folati);
- potassio (amico del cuore);
- calcio, fosforo e magnesio (utili per le ossa e per i denti);
- antiossidanti (vitamina C, vitamina E, manganese e piccole dosi di vitamina A).
Questo tubero è un ottimo integratore energetico: infatti, la consiglio agli sportivi e a chi ha bisogno di ricaricare il corpo.
Inoltre, la yuca è un fantastico digestivo ed è indicato alle persone con disturbi all’apparato gastrointestinale, come colite e ulcera.
La manioca, cibo dei poveri perché resiste alla siccità
La manioca è un alimento straordinario perché fornisce nutrimento a 800 milioni di persone nel mondo. È, infatti, una delle piante più consumate e coltivate perché riesce a crescere bene anche in condizioni di siccità. Per questo motivo, potrebbe diventare un cibo diffuso ovunque e un punto di riferimento nella dieta delle regioni più povere del mondo.
La storia della manioca
La manioca ha avuto origine in Sud America e nel XVI secolo fu portata in Africa occidentale dai coltivatori europei. Oggi è un alimento indispensabile per la popolazione africana perché fonte d’energia e poco costosa. In alcuni Paesi africani costituisce il 50-80% del consumo calorico totale.
La manioca: la mossa segreta per la liberazione degli schiavi
In Brasile fu il cibo predominante degli schiavi, tanto che gli storici ipotizzano che la manioca cresciuta allo stato selvaggio abbia avuto un ruolo decisivo nella fine della schiavitù, poiché permetteva agli schiavi di sopravvivere in zone remote ed inospitali.
Boniato
Il boniato è il sostituto della patata dolce.
Il suo nome scientifico è Ipomoea batatas ma in spagnolo lo troviamo anche come batata, camote, papa dulce o moniato.
È una pianta della famiglia delle Convolvulaceae ed è stato coltivato principalmente per la sua radice tubercolare commestibile.
I ricercatori affermano che è originario della penisola dello Yucatan (Messico) e del fiume Orinoco in Venezuela.
Le proprietà nutritive del boniato
Il boniato contiene un’ampia varietà di vitamine e minerali come potassio, fosforo o calcio, ed è anche un’importante fonte di vitamine A, B e C.
Ricca di fibre e antiossidanti, questa patata è anche una spettacolare fonte di energia grazie alla sua ricchezza di carboidrati.
Favorisce inoltre la salute dell’apparato digerente grazie al fitosterolo che ha un effetto protettivo e può prevenire e curare le ulcere duodenali e gastriche.
Della cucina dell’America Latina abbiamo già parlato in questo articolo con particolare riferimento alla cucina messicana.
Ñame
Lo ñame, conosciuto anche yam o igname, è un tubero originario di Africa e Asia, che cresce molto bene nelle zone tropicali, molto diffuso in America Centrale.
Grazie all’elevato contenuto di amido, lo ñame è un alimento fondamentale nelle zone povere del mondo.
Questo tubero è utilizzato in maniera piuttosto simile alla patata dolce.
A seconda delle varietà può cambiare di colore sia nella polpa interna, che va dal bianco al rosa fino all’arancio, che nella buccia.
Le proprietà nutritive dello ñame
Tra tutti i tuberi lo ñame è uno di quelli che contiene più proteine.
Fornisce una buona quantità di calorie, quindi energia, fornisce buoni livelli di vitamina B, vitamina C, manganese, potassio e fibra alimentare.
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Malanga
Il malanga (conosciuto anche come nampi, quequisque o bore) è un tubero originario delle Antille che appartiene alla famiglia delle Aracee.
Esistono circa quaranta specie di malanga di vari colori (bianco, giallo, arancione, rosa, rossastro) con buccia marrone liscia o piena di radichette.
La polpa è croccante, soda ma vischiosa.
Alcune varietà ricordano molto il gusto della patata dolce.
Come la patata dolce, il malanga si consuma esclusivamente cotto.
Le proprietà benefiche del malanga
Il malanga è ricco di amido.
Questo tubero possiede vitamina C e sali minerali quali ferro e fosforo.
È composto per il 66% da acqua ed apporta 132 kcal ogni 100 g di prodotto così ripartite: 94% carboidrati (zuccheri), 5% proteine, 1% lipidi (grassi).
Conclusione
Questi tuberi hanno un ruolo essenziale nell’alimentazione principale seguita nelle zone più povere del mondo.
Malanga e manioca, ñame e boniato forniscono l’anergia fondamentale per affrontare al meglio la giornata quando i cibi a disposizione sono pochi e di scarsa qualità.
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