Non riesci a rimanere concentrato al lavoro?
Stai preparando gli esami all’università e ogni cosa ti distrae facilmente?
E se fosse tutta colpa del cibo spazzatura…

Uno studio dell’università statunitense John Hopkins ha dimostrato come il cibo spazzatura sia in grado di “distrarci” di più rispetto ad una carota o una mela.

 

 

Il nostro cervello si affatica spesso a causa degli impegni quotidiani: lavoro, scuola, casa e ora mettiamoci anche la paura del coronavirus. Uno studio ci dimostra come a peggiorare la situazione sia anche il cibo “spazzatura” che per stress siamo portati a consumare di più.

La ricerca è stata effettuata su alcuni volontari che si sono sottoposti ad un test al computer che non aveva niente a che fare con il cibo.
Durante l’esecuzione del compito, sui lati dello schermo comparivano immagini di vario genere all’improvviso e per 125 millesecondi.
Alcune immagini ritraevano cibi molto grassi o ipercalorici, altre cibi sani. Tutte le foto hanno leggermente distratto i volontari del test rallentando l’esecuzione, ma quando si trattava di foto di cibi ipercalorici o grassi la prestazione subiva una vera e propria frenata.
In seguito, ai volontari sono stati offerti degli snack al cioccolato.
A pancia piena, le stesse immagini del cibo spazzatura non hanno sortito lo stesso effetto.

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Questo esperimento conferma quello che spesso ripeto ai miei pazienti: il cibo spazzatura (conosciuto anche come junk food) di scarsa qualità, molto manipolato, ricco di conservanti e coloranti, impoverito di micronutrienti fa male al nostro corpo, non solo perché ci fa ingrassare, ma anche perché riduce le nostre prestazioni lavorative, diminuendo considerevolmente anche la concentrazione.