Dare una caramella o qualcosa di dolce ai bambini piccoli può sembrare un atto carino, tenero, ma dobbiamo renderci conto che non va bene! Lo zucchero fa male, fa male già a noi adulti e fa più male ai bambini molto piccoli, per una serie di motivi.
Oggi in Italia i bambini fra 2 e 9 anni d’età seguono delle abitudini alimentari sbagliate: consumano in media ben 87 grammi di zucchero (di poco inferiore alla stima europea di 97 grammi), pari ad una quindicina di cucchiaini da tè e al 20% del fabbisogno di calorie giornaliere. I dati forniti dall’Idefics sono confermati dall’Istituto Superiore di Sanità: quattro bambini su dieci fra 8 e 9 anni bevono almeno una bibita zuccherata al giorno, mentre uno su due non mangia frutta.
L’American Heart Association ha inviato una direttiva secondo la quale non è mai troppo presto per iniziare a combattere i chili di troppo, evitando così gli eventuali rischi per la salute, come il diabete e l’obesità. L’organizzazione statunitense consiglia ai genitori di non dare zucchero ai propri figli fino al secondo anno d’età, sebbene anche dopo, fino ai 18 anni, non bisognerebbe sfiorare i 25 grammi al giorno, ovvero i sei cucchiaini scarsi. Ad essere condannate sono soprattutto le “calorie vuote”, ovvero quelle non associate ad alcun nutriente benefico per il nostro corpo come proteine, carboidrati, vitamine e calcio. Quindi no a bevande zuccherate e merendine. Mentre vanno bene latte e yogurt e frutta fresca semplice e frullata o grattata. In base alle statistiche dell’Istituto Superiore di Sanità, i bambini che fin da piccoli mangiano molti prodotti zuccherati trascurano i cibi salutari, come frutta e verdura, ed abituano il loro senso del gusto ai sapori più dolci.
Nel mondo, le iniziative prese dalle autorità sanitarie per combattere l’eccessivo consumo di zucchero sono state diverse: nel 2015 sia l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) che la Food and Drug Administration statunitense hanno raccomandato i 50 grammi giornalieri agli adulti. Inoltre, a partire dal 2018, in Gran Bretagna saranno tassate le bibite gassate e gli introiti guadagnati saranno usati per costruire strutture sportive e promuovere stili di vita salutari. Così anche Messico, Francia, Belgio e paesi scandinavi hanno intrapreso questa iniziativa già da tempo. E in Italia? L’iter è ancora lungo, la proposta è stata sollevata nel 2012, ma non ha riscosso il successo sperato.
Quindi potremmo sembrare cattivi, ma invece no, non dobbiamo dare zucchero o bevande zuccherate ai bambini piccoli!
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