Scopri come eliminare dalla tua dieta le tentazioni alimentari, conosciute come trigger food
di Loreto Nemi, nutrizionista, dietista e docente universitario
Esistono degli alimenti che ci stuzzicano più degli altri. Sospesi fra piacere e senso di colpa, questi cibi ci attirano per tante ragioni: sapore, consistenza, colore, forma.
Vere e proprie tentazioni alle quali difficilmente sappiamo resistere soprattutto se siamo a dieta.
Sto parlando dei trigger food, i nemici numero uno di ogni dieta.
Patatine, snack salati, tranci di pizza e tramezzini sono i pericoli che più di tutti possono insidiarsi in un regime alimentare controllato.
Quando si ha davanti un trigger food è importante non cadere nella tentazione di addentarli e in questo articolo ti spiego come fare.
Molti pazienti mi confessano di non riuscire a seguire del tutto la dieta perché sono spesso tentati da salatini, caramelle e cioccolatini.
Il mio consiglio è di fare attenzione a non esagerare con i trigger food ricchi di sale, grassi e zuccheri prendendo così altro peso per una ragione estetica ma anche (e soprattutto) di salute.
So che evitare le tentazioni di cibo non è semplice, per questo motivo ho deciso di scrivere quest’articolo in cui potrai trovare tutti i consigli da seguire per rimanere a dieta e non prendere peso.
Trigger food: uno tira l’altro
Quando parlo di trigger food mi riferisco a cibi dolci o salati dal sapore molto intenso, “ad alta palabilità”, molto appetitosi, golosi e stuzzicanti.
Uno snack dolce, una bevanda zuccherata, un cioccolatino: l’industria alimentare ha inventato nell’ultimo secolo un’infinità di trigger food. Sono cibi studiati proprio per essere “uno tira l’altro” e te lo spiego in maniera più approfondita qui.
Quando mangiamo un trigger food l’effetto chimico nel nostro cervello è preciso: si attiva il circuito della ricompensa.
Nella scelta del trigger food anche la consistenza ha la sua importanza: ad esempio, la croccantezza delle patatine ci spinge a masticare, un movimento che ci rilassa fino a diventare un automatismo.
I cibi trigger si mangiano senza esserne pienamente coscienti, in fretta, non per vera fame ma sotto la spinta di una sensazione.
Facci caso: siamo portati a mangiare più junk food quando siamo tristi e soprattutto sotto stress.
In situazioni di stanchezza e nervosismo, il cibo diventa il nostro rifugio, un premio per i nostri scompensi.
La mindfulness è perfetta per cambiare rotta: il suo principio infatti è proprio combattere gli automatismi, rendere la mente attiva anche quando si mangia.
Leggi anche: La giusta alimentazione per la tua tiroide
Mangia con consapevolezza
Secondo i principi della mindfulness ogni azione compiuta nel corso della giornata deve essere mossa da una scelta consapevole. Prima fra tutte è l’azione del mangiare.
Quando pranzo, faccio colazione o mangio uno spuntino devo sempre scegliere bene cosa e quando mangiare.
Questo vuol dire che la soluzione non sarà eliminare i cibi trigger ma semplicemente imparare a mangiarli con maggiore consapevolezza. Ciò significa anche riuscire a dire basta.
In questo modo, gusteremo di più i trigger food oppure, a sorpresa, potremo perfino scoprire che non ci piacciono così tanto.
Per saperne di più sulla mindfulness clicca qui.
5 mosse per prevenire l’eccesso di cibo
Se vuoi patatine o biscotti, vai avanti e mangiali. Ma è importante essere consapevoli delle proprie abitudini alimentari e lavorare per cambiarle in meglio. Per prevenire l’eccesso di cibo, ti suggerisco 5 mosse:
- Bevi un bicchiere d’acqua prima del pasto per favorire il senso di sazietà.
- Assicurati di mangiare un pasto ben bilanciato secondo le regole del Piatto Sano che trovi qui. E mangia il tuo pasto iniziando con le verdure che danno un maggiore senso di sazietà.
- Mangia sempre alla stessa ora. Assicurati di consumare i pasti principali e gli spuntini ogni giorno sempre alla stessa ora e nella stessa quantità di cibo, come spiego qui.
- Se desideri qualcosa, fallo. Ma fallo in modo sano. Se hai voglia di patatine, prendile. Ma abbinale ad un contorno più sano come un’insalata.
- Porta con te a lavoro un mix di semi e frutta secca come snack salutare in alternativa agli snack dolci e salati che vendono al supermercato o alle macchinette.
Se vuoi saperne di più clicca qui.
Leggi anche: 10 consigli da seguire per prevenire il cancro
Il diario alimentare
Crea un diario alimentare e annota tutto quello che mangi e come ti senti.
Così facendo potrai avere un quadro completo delle tue abitudini alimentari.
Evidenzia e prendi nota degli alimenti che sembrano scatenare il tuo malessere. Se vuoi saperne di più sul diario alimentare clicca qui.
In più, per evitare di cadere in tentazione, ti consiglio di non andare a fare la spesa se sei affamato/a e di mettere nel carrello solo alimenti sani. Se sai che in dispensa non trovi cioccolato e merendine sarà più difficile per te procurartele in un momento di bisogno.
Molto interessante è questo articolo di WikiHow che ci dà dei consigli preziosi su come evitare i trigger food.
Quando scrivo un articolo, oltre alla mia esperienza sul campo, mi piace sempre approfondire gli argomenti navigando fra i siti più autorevoli dedicati all’Alimentazione. E così qualche giorno fa, mentre stavo preparando l’articolo che stai leggendo ora, mi sono imbattuto in questo sito in cui sono scritti dei trucchetti molto interessanti per sostituire i trigger food con il cibo sano.
Trucchetti contro i trigger food
Alla tentazione del cibo spazzatura puoi rispondere con il cibo sano, buono e gustoso.
Ti faccio 3 esempi:
- sostituisci ai cookies le fragole ricoperte di cioccolato fondente;
- prova le mele al forno al posto della torta di mele;
- alla coca-cola preferisci un’acqua aromatizzata a base di lime e menta.
Prova queste sostituzioni e vedrai che in poco tempo diventeranno una sana abitudine della quale non potrai più fare a meno.
[…] Del cibo spazzatura abbiamo parlato qui. […]
[…] Qui vi ho dato consigli pratici su come evitare le tentazioni, soprattutto quando siamo sotto stress, e qui vi ho descritto come le nostre scelte alimentari siano (purtroppo) influenzate dalle tendenze, dalle pubblicità, dai colori e dalla presenza o meno di sale e zucchero negli alimenti che portiamo sulle nostre tavole. […]