Si sente sempre più spesso consigliare l’assunzione di noci, mandorle, nocciole, semi oleosi quindi, per il nostro benessere, ma perchè sono così importanti? e quali sono le dosi consigliate? Lo abbiamo chiesto al Dott. Loreto Nemi, Dietista, Specialista in Scienze della Nutrizione Umana e Docente al Master di Nutrizione Università Cattolica Policlinico Gemelli Roma (www.dietistaroma.com) che ci ha parlato delle proprietà nutrizionali di tutti i semi oleosi (quindi anche quelli meno conosciuti come semi di lino, di zucca, di girasole, noci Pecan, noci di Macadamia e Anacardi) e dei loro macro e micronutrienti. Tra i macronutrienti sicuramente sono da ricordare le proteine, alcuni aminoacidi essenziali i grassi buoni (omega 3) che sono potenti antinfiammatori, e poi fibre che danno un senso di sazietà ( e questo smentisce la teoria secondo cui inserite in un regime alimentare facciano ingrassare, tant’è che vi sono studi che dimostrano il contrario). Fra i micronutrienti possiamo citare fra gli altri il magnesio, il potassio, lo zinco, la vitamina D ed E, e il calcio (soprattutto le mandorle), motivo per cui sono consigliate alle donne in menopausa per la prevenzione dell’osteoporosi. Ma quando e come consumarli. Il dottor Nemi consiglia o a colazione insieme a della frutta, o come spuntino a metà mattino o pomeriggio, tanto più che non contenendo zuccheri non interferiscono con i valori glicemici e sono quindi adatti anche a chi ha problemi di diabete. E dal momento che gli omega 3 contenuti nei semi oleosi sono grassi polinsaturi a luna catena abbiamo chiesto al Dott. Nemi di spiegarci le differenze fra i vari tipi di grassi e lui ci ha spiegato che esistono i grassi saturi (come ad esempio l’olio di cocco), i grassi monoinsaturi (come ad esempio l’olio extravergine d’oliva) e i grassi polinsaturi come gli omega appunto che possono essere di origine animale, come nel caso del pesce azzurro o vegetali come nel caso dei semi: L’unica accortezza deve essere quella di conoscere se si è allergici ad alcuni semi come ad esempio arachidi o noci (per una problema di istaminosi) e di non consumare semi molto piccoli (come quelli di lino ad esempio) se si soffre di diverticoli, sapendo però che consumati in modalità diversa, ad esempio ridotti in polvere, possono essere tranquillamente assunti.
Dal sito http://www.medicinaeinformazione.com
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