Per rafforzare il sistema immunitario intestinale abbiamo bisogno di due elementi: i prebiotici e i probiotici.
I prebiotici, sono il terreno sul quale crescono e prendono nutrimento i probiotici (i batteri).
Esempi di alimenti prebiotici sono: asparagi, cipolle, porri, cicoria, aglio, topinambur, legumi, quinoa, orzo, segale, patate, patate dolci americane, banane, mela, agrumi, ciliegie, kiwi, semi di chia, semi di lino.
Essi hanno una particolare fibra prebiotica, come l’inulina o la pectina che da nutrimento e aiuta la crescita e la moltiplicazione dei batteri utili. Se vuoi approfondire leggi questo mio articolo: http://dietistaroma.com/2011/01/18/prebiotici/
I probiotici sono i batteri buoni che fanno funzionare bene l’intestino, come i lattobacilli o i bifidobatteri.
Essi sono presenti anche in alcuni alimenti fermentati, per esempio: yogurt vero con fermenti lattici, latti fermentati come il kefir, formaggi fermentati (Gorgonzola, Roquefort, Brusso di Montagna), cetriolini sott’aceto, crauti sott’aceto, miso, tempeh, salsa di soia, sidro di mele e vino.
Alcuni di questi alimenti sono molto presenti, per esempio, nelle tradizioni culinarie dell’est o della tradizione orientale. Certamente assumere un integratore di probiotici in capsula è la soluzione migliore per apportare un quantitativo significativo di probiotici. Considerate che dovete leggere le etichette e verificare che il contenuto di probiotici sia dell’ordine almeno del miliardo. Se leggete uno o due milioni, abbastanza inutile perché è una quota molto bassa che non apporta significativi cambiamenti nell’intestino, soprattutto in situazioni patologiche in cui c’è una disbiosi importante. La disbiosi è un alterazione dell’intestino che porta all’aumento di batteri patogeni verso quelli buoni che definiamo probiotici. L’eubiosi invece è la situazione di giusto equilibrio intestinale che corrisponde anche ad una buona salute dell’organismo. Se vuoi approfondire leggi questo mio articolo: http://dietistaroma.com/2011/01/14/448/
Esistono anche degli integratori definiti simbiotici, poichè hanno sia il probiotico che i prebiotici.
Probiotici e salute mentale
Negli ultimi anni diversi studi hanno approfondito la relazione tra microbiota e alterazioni della sfera psicologica e psichiatrica. La letteratura finora pubblicata fornisce prove emergenti che questi batteri possono alleviare i sintomi della depressione e la sindrome da affaticamento cronico. Questi effetti possono essere correlati alle azioni di contrasto dell’infiammazione di alcuni psicobiotici e alla loro capacità di ridurre l’attività dell’asse ipotalamo-ipofisi-surrene (Dinan 2013). Wall et al. suggeriscono che oltre a questi meccanismi d’azione i probiotici possano agire anche sui circuiti adrenergico e colinergico che sono coinvolti nei disturbi mentali e osservano che questi probiotici possono rappresentare pertanto una potenziale strategia terapeutica nella prevenzione e nel trattamento di alcune condizioni neurologiche e neurofisiologiche (Wall R. 2014). La disfunzione dell’asse microbioma-intestino-cervello è risultata implicata nei disturbi legati allo stress come la depressione, l’ansia e la sindrome dell’intestino irritabile (Borre et al. 2014). Queste evidenze e il quadro complessivo di conoscenze che si stanno delineando potrebbe portare a individuare nuove potenzialità nella gestione del disturbo mentale.
Medicina Naturale – Novembre 2014
Dinan TG et al. ‘Psychobiotics: a novel class of psychotropic’ Biol Psychiatry 2013; 15 (10): 720-726
Wall et al. ‘Bacterial neuroactive compounds produced by psychobiotics’ Adv Exp Med Biol 2014; 817:221-239
Borre et al. ‘The impact of microbiota on brain and behaviour: mechanisms & therapeutic potential’ Adv Exp Med Biol 2014; 817: 373-403
Loreto Nemi
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