Diabesità: uno stretto legame tra diabete e obesità, due patologie croniche in aumento in tutto il mondo.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha creato il termine “diabesità” per indicare la coesistenza contemporanea di diabete e obesità, una condizione rischiosa per la salute e sempre più diffusa in Italia e nel mondo.
Nell’ultimo trentennio la diffusione del diabete è quasi raddoppiata a causa di diversi fattori come l’invecchiamento della popolazione.
In più, dalle cifre fornite dal Rapporto IBDO, ben il 44% dei casi di diabete di tipo 2 sono attribuibili a obesità o sovrappeso. Ad esempio, nella fascia d’età tra i 45 e i 64 anni il 30% delle persone obese soffre anche di diabete.
IN ITALIA 2 MILIONI DI “DIABESI”
L’obesità può essere definita una “epidemia mondiale” e in Italia 1 persona su 10 è obesa (in prevalenza uomini). Le persone affette da diabete sono 3,5 milioni e 2 milioni sono i “diabesi”, ossia coloro che sono sia obesi che diabetici.
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DIABESITÀ: QUADRUPLICA IL RISCHIO DI MORTALITÀ
Negli anni si è osservato come un diabetico in sovrappeso (ossia con un indice di massa corporea tra 25 e 29) ha un rischio doppio di morire entro 10 anni rispetto a un diabetico di peso normale; mentre per un diabetico obeso (con IMC > 30) il rischio addirittura quadruplica.
Negli anni, questi numeri così impressionanti possono essere ridotti grazie ad una corretta campagna di prevenzione incentrata sull’educazione alimentare e sulla conoscenza approfondita delle patologie delle quali stiamo parlando.
Di obesità e sovrappeso ho già parlato qui, ora vediamo cos’è il diabete.
DIABETE: CONOSCERLO PER PREVENIRLO
Il diabete è una malattia cronica generata dalla mancata produzione di insulina da parte del pancreas o da un cattivo uso dell’ormone prodotto.
La mancata produzione di insulina o una scarsa efficacia nel suo utilizzo generano un aumento dei livelli di glucosio nel sangue (iperglicemia) che, a lungo termine, può produrre danni irreversibili.
Esistono tre tipi principali di diabete:
- diabete di tipo 1 può svilupparsi a qualsiasi età, ma si verifica maggiormente nei bambini e negli adolescenti. Il diabete di tipo 1 è causato da una reazione autoimmune in cui il sistema immunitario attacca le cellule beta del pancreas che producono insulina, determinando assenza o scarsa produzione di insulina, che dovrà essere integrata attraverso somministrazioni giornaliere per adeguare i livelli di glucosio nel sangue.
- diabete di tipo 2 rappresenta circa il 90% di tutti i casi di diabete ed è più frequente negli adulti. Il diabete di tipo 2 determina un cattivo uso dell’insulina prodotta.
- diabete gestazionale consiste in glicemia alta durante la gravidanza ed è associato a complicanze sia per la madre che per il bambino. Scompare dopo la gravidanza.
Un’alimentazione poco salutare caratterizzata da un consumo eccessivo di zuccheri e alimenti ultraprocessati assieme ad uno stile di vita sedentario sono fra i fattori maggiormente determinanti nella diffusione del diabete di tipo 2 e dell’obesità. Inoltre, secondo l’International Diabetes Federation le cause principali sono da ricercare anche nella crescente urbanizzazione tanto che gran parte delle persone con diabete vive nelle grandi città ed appartiene a gruppi sociali con basso titolo di studio o risorse economiche scarse.
PREVENIRE LA DIABESITÀ FIN DA BAMBINI
Investire sui bambini è fondamentale, considerando che i bambini obesi di oggi saranno presumibilmente gli adulti con diabete di domani. Promuovere la cultura dell’alimentazione sana e dell’attività fisica tra i bambini e i ragazzi nelle scuole e nelle famiglie è l’arma più potente a nostra disposizione per invertire i numeri di questa pandemia.
[…] i grassi. In un pasto la presenza di verdure regola il carico glicemico, risultando benefica per i diabetici; inoltre, fa in modo che i grassi ed il colesterolo siano assorbiti più lentamente o addirittura […]
[…] A dirlo è uno studio della Lousiana State University Agricultural Center che conferma come un consumo abituale di ceci e/o hummus riduca del 53% il rischio d’obesità e del 51% quello di iperglicemia, una condizione associata sul lungo periodo ad un maggior accumulo di di grasso addominale e ad un elevato rischio di diabete di tipo 2. […]