Fra aprile e maggio è tempo di VIGNAROLA! Direttamente dalla tradizione laziale, la vignarola è un trionfo dell’orto: piselli, fave, cipollotti, carciofi, foglie di mentuccia romana, pepe, lattuga e chi più ne ha più ne metta!

 

Della vignarola esiste la variante con il guanciale o la pancetta o, per un apporto più magro, con gambuccio di prosciutto.
Sulla sfumata di vino bianco nella cottura finale non tutti sono d’accordo.

La preparazione si conclude con pecorino, pane e un filo di olio extravergine di oliva.

Leggi anche: Scopriamo insieme la dieta plant-based

C’è però un ingrediente segreto per la riuscita del piatto: la croccantezza!

Tutti gli ingredienti, infatti, devono rimanere necessariamente croccanti.
Per questo motivo, molti preferiscono cuocere tutto separatamente, unendo gli ingredienti solo alla fine.

Io nel fare la vignarola uso la pentola wok che trovi qui.

Un altro abbinamento molto usato a primavera e proveniente dalla tradizione laziale (più precisamente romana) è fave e pecorino. L’associazione fave e pecorino ha un effetto stimolante sul sistema nervoso, attiva lo stato di veglia, ha molte fibre ed è abbastanza digeribile (controllare la quantità del pecorino che non dovrebbe superare i 100 g), come spiego meglio qui.

E’ meglio utilizzare questo pasto a pranzo e non la sera, poiché di sera potrebbe causare eccitazione e insonnia per attivazione del sistema nervoso.