Oggi prendo spunto da un bellissimo articolo pubblicato recentemente su la Repubblica e dedicato alla riduzione degli sprechi in campo alimentare.

Se ci pensiamo bene, del carciofo, ma anche delle fave e del sedano, non si butta via niente! E leggere che di solito ne scartiamo dal 30 al 70% significa che oltre alle parti ancora nobili (come foglie esterne e gambo) buttiamo via anche acqua potabile, terreno fertile e aria pulita che hanno fatto sì che quegli ortaggi siano arrivati sulle nostre tavole. 

Che poi se uno ci riflette è anche nel gambo e nelle foglie esterne che si racchiudono le proprietà benefiche per il nostro organismo.

E allora, oltre alle solite ricette fatte con il cuore più tenero dei nostri ortaggi, proviamo a riutilizzare anche le parti “meno nobili”.

Ad esempio, il gambo del carciofo può essere sbucciato e cotto da servire all’agro, in tempura o in pinzimonio durante un aperitivo “light” con gli amici.

Leggi anche: Asparagi, gli amici dei reni e del cuore 

Le foglie verdi del sedano, invece, possono essere tagliate sottilmente per soffritti e brodi.

Ed infine, il torsolo sbollentato del cavolfiore può essere utilizzato come base per il ripieno delle polpette per i più piccoli che non amano le verdure.  

Tante fantastiche idee per chi, come te, fa scelte consapevoli ogni giorno!