Nel numero di Aprile della rivista Silhouette Donna, sono stato intervistato su alcuni argomenti di nutrizione.
Uno dei quali è proprio la riscoperta dei grani antichi. Il Senatore Cappelli della Puglia, il Solina dell’Abbruzzo, il Timilia Siciliano, Saragolla, il grano Khorasan (meglio conosciuto con il nome commerciale e registrato di Kamut), il Farro ecc.
Li consiglio spesso ai miei pazienti, da integrare o sostituire con i grani moderni molto più ricchi in glutine. Da preferirli biologici e meglio se integrali .
Ecco l’intervento sulla rivista…
Mi piace molto questo argomento e trovate anche un mio intervento su you tube che vi linko qui sotto.
Pare ci sia una forte correlazione tra grani moderni e Celiachia e sensibilità al glutine. Il motivo è che i grani moderni sono molto raffinati, rafforzati, geneticamente modificati, e con una quantità di glutine molto più elevata: questo perchè il glutine è propriamente una “colla” che porta ad ottenere risultati di panificazione molto più buoni.
Ma noi pensiamo solo all’effetto estetico (e ci piace vedere un pane super lievitato e alto, ma che il giorno dopo è già duro) oppure pensiamo alla salute? L’argomento lievito e lievitazione a pasta madre anche rientra in questo discorso… e ve ne parlo nell’intervista! Se volete saperne di più e tutto sulla pasta madre, come fare il pane ecc. Sonia del Pasto Nudo è preparatissima e potete leggere tutto QUI
[…] integrale e con grani di buona qualità, preferendo farine biologiche realizzate con grani antichi, come il Senatore Cappelli o altri tipi di grano come farro e kamut. Ovviamente: attenzione alla […]
[…] 250 g di farina integrale […]