L’eccesso di peso, sia in termini di sovrappeso che di obesità, associato ad un amento importante della massa grassa, fonte di infiammazione, è collegato ad un aumentato rischio cardiovascolare. Infatti in questa situazione è più facile che si alterino alcuni parametri di salute, come la pressione arteriosa, il colesterolo, la glicemia, ecc. aumentando la possibilità di patologie  ad essi collegati. Nella clinica si parla di “Sindrome Metabolica”. Oggi voglio presentarvi con piacere il libro di una mia amica e collega che affronta proprio il tema della Sindrome Metabolica. La dr.ssa Stefania Moramarco, dietista e nutrizionista,  nel libro ci spiega come con un’alimentazione adeguata e specifica e migliorando lo stile di vita, si possa affrontare, combattere e far regredire questa patologia.

Vi lascio un estratto del libro e vi do un link per avere maggiori informazioni: https://www.facebook.com/lasindromemetabolica

“La Sindrome Metabolica è un’entità clinica complessa ed eterogenea, caratterizzata dalla coesistenza di almeno 3 delle seguenti 5 alterazioni metaboliche:

– circonferenza addominale ≥ 94cm negli uomini e  ≥ 80 cm nelle donne

– pressione arteriosa ≥ 130/85 mmHg

– trigliceridi ≥ 150 mg/dl   

– colesterolo HDL ≤ 40 mg/dl negli uomini e ≤ 50 mg/dl nelle donne

– glicemia a digiuno ≥ 100 mg/dl

La sindrome metabolica rappresenta un comune denominatore per numerose patologie, quali diabete,  disturbi cardio-vascolari (ipertensione, infarto e ictus), statosi epatica, alterazioni ormonali (ipogonadismo, ovaio micropolicistico), alcuni tumori, come il cancro della mammella e quello del colon-retto.

La Sindrome Metabolica è in aumento sia nel mondo occidentale che in quello orientale. In Italia colpisce dopo i 50 anni il 30% degli uomini e il 35-40% delle donne, nelle quali dopo la menopausa e in particolare dopo i 60 anni ha una prevalenza nettamente più alta rispetto ai maschi.

Ottenere un “downstaging” della sindrome metabolica”, ossia una normalizzazione dei parametri alterati, significa non solo modificare le singole alterazioni metaboliche, ma più in generale ridurre il rischio cardiovascolare, metabolico e oncologico ad essa correlati.

Prima ancora di ricorrere ai farmaci, è possibile fare regredire la sindrome metabolica intervenendo in maniera “naturale” sul proprio stile di vita, improntandolo su:

  • un’alimentazione controllata e nutrizionalmente bilanciata,
  • la chemioprevenzione alimentare
  • il mantenimento di un peso ottimale ed un BMI nella norma
  • la pratica di un esercizio fisico costante

Il libro è scritto in uno stile semplice e accessibile a tutti. Nonostante il taglio divulgativo, offre spiegazioni tecnico-scientifiche approfondite e dettagliate. E’ un manuale utile sia per gli specialisti di nutrizione, ma soprattutto per la gente comune “i pazienti”, grazie agli esempi pratici e alle concrete indicazioni alimentari. ”

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