Una scoperta sensazionale: uova e crostacei come gamberetti, mazzancolle e scampi sono ammessi nella dieta di chi ha il colesterolo alto

di Loreto Nemi, dietista e nutrizionista, docente universitario

La Società italiana di nutrizione umana ha appena presentato le nuove raccomandazioni in fatto di cibo al congresso nazionale di Piacenza, in occasione del XLIV Congresso Nazionale, 4-6 giugno 2024. Un lavoro impegnativo durato quattro anni e pubblicato a distanza di dieci anni dalla precedente edizione (2014).

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Nelle raccomandazioni risalta la nuova sentenza di assoluzione: uova e crostacei non sono direttamente collegati all’aumento di colesterolo nel sangue.

Cosa ci dicono i dati scientifici?

In base alle principali novità della V revisione dei LARN, i Livelli di Assunzione di Riferimento di Nutrienti ed energia per la popolazione italiana, elaborati dalla Società Italiana di Nutrizione Umana (SINU), è stato eliminato il limite di 300 mg al giorno per il colesterolo.

Questo cambiamento è dovuto a studi e meta-analisi che hanno dimostrato la scarsa rilevanza dell’assunzione di colesterolo rispetto ai grassi saturi, ai quali è strettamente correlato.

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A lungo demonizzati per il loro alto livello di colesterolo, ora il tuorlo dell’uovo ed i crostacei sono stati completamente scagionati dall’accusa di provocare la formazione della placca ostruendo così le arterie.

Dagli studi è emerso che non esiste alcuna relazione fra il consumo di questi alimenti e l’aumento dell’incidenza delle malattie cardiovascolari.