Lo scorso Novembre è arrivato il tanto atteso OK dall’Unesco: la dieta mediterranea, da sempre patrimonio indiscusso del nostro paese, è parte integrante del patrimonio culturale immateriale dell’umanità.
L’Unesco ha riconosciuto che “La Dieta Mediterranea è caratterizzata da un modello nutrizionale che è rimasto costante nel tempo e nello spazio, i cui ingredienti principali sono olio extravergine di oliva, cereali, frutta e verdura, fresche o secche, un ammontare moderato di pesce, prodotti lattiero-caseari e carne, numerosi condimenti e spezie, il tutto accompagnato da vino o infusioni, sempre nel rispetto delle convinzioni di ogni comunità”.
Questo importante riconoscimento non rappresenta solo un traguardo culturale, ma va ad affiancarsi alle crescenti evidenze scientifiche a sostegno dei benefici della Dieta Mediterranea sulla salute.
Frutta, verdura, olio di oliva e buon vino hanno inoltre fatto conquistare agli Italiani il record di longevità. Nel 2010 infatti, grazie anche alla dieta mediterranea, le donne hanno ottenuto una speranza di vita pari a 84,3 anni, gli uomini pari a 79,1 anni. Oltre ai benefici già dimostrati sulle malattie di Parkinson e Alzheimer, il regime dietetico tipico del nostro Paese si conferma pertanto un’abitudine efficace contro l’invecchiamento, portando l’Italia ai vertici europei di longevità.
Vedremo nel dettaglio nei prossimi post come è strutturata la vera dieta mediterranea. Sottolineo vera, perchè in realtà la dieta mediterranea non è solamente mangiare pane, pasta e pizza. Negli ultimi anni ci siamo allontanati moltissimo dall’originale modello di tale dieta. Intanto cito alcuni studi interessanti riguardo i benefici di tale dieta.
La Dieta Mediterranea migliora l’umore dopo soli 10 giorni
Gli effetti positivi della corretta alimentazione sull’umore sono stati dimostrati in uno studio pilota, condotto da ricercatori di Melbourne su donne sane. Dopo 10 giorni di osservazione il gruppo che mangiava secondo la dieta mediterranea ha riportato il miglioramento significativo di parametri quali il vigore, l’attenzione e la soddisfazione. Questi risultati preliminari suggeriscono che una dieta appropriata possa apportare un beneficio sull’umore e su alcuni aspetti della performance cognitiva.
L’origano, ingrediente della dieta mediterranea che migliora l’umore.
Uno studio ha specificamente valutato la capacità dell’estratto di foglie di origano di aumentare la concentrazione di monoamine e il suo conseguente effetto sull’umore. I risultati hanno dimostrato che l’origano è in grado di inibire il reuptake e la degradazione di neurotrasmettitori monoamine con un incremento del livello di serotonina extracellulare a livello cerebrale (dimostrato nei ratti). Le conclusioni dello studio evidenziano che l’estratto di foglie di origano è “brain-active”, con effetti positivi sul comportamento in modelli animali. La pianta aromatica, tra i principali costituenti della Dieta Mediterranea, può pertanto essere efficace nel migliorare il benessere mentale dell’uomo.
La Dieta Mediterranea protegge dalle malattie croniche e neurodegenerative
Al XXI Congresso nazionale della SISET (Societa’ Italiana per lo Studio dell’Emostasi e della Trombosi, Bologna 28-31 ottobre 2010), Francesco Sofi dell’Università di Firenze ha presentato i risultati di un ampio studio. L’aumentata aderenza alla Dieta Mediterranea, misurata con uno specifico indice, è risultata associata alla riduzione della mortalità globale, delle patologie cardiovascolari, dei tumori, delle malattie neurodegenerative .
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Ecco che cos’è la carne di un kebab:
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[…] è la regina della Dieta Mediterranea che tutto il mondo ci invidia, perché ritenuta uno dei modelli alimentari più sani e […]