Leggi come prevenire e curare alcune delle malattie croniche non trasmissibili più comuni come l’obesità ed il diabete

di Loreto Nemi, dietista e nutrizionista, docente universitario

Lo sai che la maggior parte delle malattie croniche non è trasmissibile?

Infatti, le malattie croniche non trasmissibili (MCNT) sono condizioni di lunga durata che NON si trasmettono direttamente da persona a persona e quindi non sono causate da agenti infettivi.

Queste malattie sono spesso collegate a fattori di rischio comportamentali e ambientali e possono avere un impatto significativo sulla qualità della vita e sull’aspettativa di vita.

Quando si parla di malattie croniche non trasmissibili il punto più importante dal quale partire è la PREVENZIONE.

Prevenire e curare una malattia non trasmissibile vuol dire agire sul proprio stile di vita, con particolare riferimento all’attività sportiva e ad una dieta sana e variegata.

Quali sono le malattie croniche non trasmissibili?

Ecco alcune delle principali categorie di queste malattie:

  1. Malattie cardiovascolari: comprendono condizioni come la cardiopatia ischemica, l’ictus, l’ipertensione e altre malattie del cuore e dei vasi sanguigni (Singer, 2014). Le malattie cardiovascolari sono spesso correlate a fattori di rischio quali l’ipertensione arteriosa, il fumo, l’obesità, la sedentarietà e un’alimentazione ricca di grassi saturi e zuccheri.
  2. Cancro: diversi tipi di cancro rientrano in questa categoria, tra cui il cancro al polmone, al seno, alla prostata e al colon (Camps & García-Heredia, 2014). I fattori di rischio includono il fumo, l’alimentazione povera di nutrienti, l’obesità, l’esposizione a sostanze chimiche nocive e la predisposizione genetica. Qui trovi 10 consigli per prevenire il cancro.
  3. Obesità: Considerata sia una condizione clinica che un fattore di rischio per molte altre MCNT, l’obesità è associata a un aumento della mortalità e a complicanze come diabete, malattie cardiovascolari e alcune forme di cancro.
  4. Malattie respiratorie croniche: come la broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO) e l’asma (Peña-Oyarzún et al., 2018). Il fumo di sigaretta è uno dei principali fattori di rischio per la BPCO, mentre l’asma è spesso legata a fattori ambientali e genetici.

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  1. Diabete: particolarmente il diabete mellito di tipo 2 (Unwin & Alberti, 2006). Il diabete mellito di tipo 2 è la forma più comune ed è strettamente legato a obesità, sedentarietà e dieta non equilibrata. Questa malattia è caratterizzata da alti livelli di glucosio nel sangue e può portare a complicanze gravi come malattie cardiovascolari, neuropatie e insufficienza renale, come dico in maniera più approfondita qui.
  2. Malattie renali croniche (Ugarte-Gil et al., 2019).
  3. Artrite e altre malattie reumatiche (Ahmad, 2020).
  4. Malattie neurologiche: come l’Alzheimer e altre forme di demenza che sono caratterizzate dalla degenerazione progressiva del sistema nervoso (Singer, 2014). L’invecchiamento è il principale fattore di rischio, ma anche fattori genetici e ambientali possono contribuire allo sviluppo di queste malattie.

 

Conclusioni

La maggior parte delle malattie croniche non trasmissibili è legata all’alimentazione non equilibrata ed a uno stile di vita non sano.

Più della metà di queste MCNT potrebbe essere gestita facendo prevenzione attraverso uno stile di vita sano.

Stile di vita sano significa fare attività fisica regolare, evitare il fumo, evitare l’alcol, mangiare sano, mantenere nella norma il proprio peso, la massa grassa bassa e la massa muscolare buona.

Le malattie croniche non trasmissibili, come l’obesità o il diabete di tipo 2, rappresentano una sfida significativa per la sanità pubblica a livello globale, richiedendo strategie preventive focalizzate sulla promozione di stili di vita salutari, inclusi una dieta equilibrata, l’attività fisica regolare, la cessazione del fumo e la moderazione del consumo di alcol.

L’educazione e l’informazione sono fondamentali per ridurre l’incidenza di queste malattie e migliorare la qualità della vita delle persone.

Credo nelle campagne di sensibilizzazione e so che anche un piccolo consiglio, il più banale, alcune volte può essere decisivo per salvare una vita.

Infatti, nella mia attività quotidiana di dietista e nutrizionista lavoro sempre sul concetto di EDUCAZIONE ALIMENTARE oltre che di dieta.