Lo stato di Oaxaca in Messico ha appena approvato una legge che vieta vendita e consumo di junk food e bibite zuccherate ai minorenni, al pari di alcol e sigarette.
Un grosso passo in avanti verso la lotta all’obesità e alla cattiva educazione perché questo divieto è probabilmente uno dei più severi al cibo spazzatura mai ratificati nel mondo.
In questa decisione è stato determinante il rapido diffondersi del Covid 19, ritenuto dalle istituzioni una conseguenza delle abitudini alimentari dei messicani, soprattutto fra le famiglie più povere dove l’acqua potabile è più costosa delle bevande zuccherate.
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Negli States, invece, la riforma del Ministero dell’Agricoltura del governo Trump cancella le prescrizioni salutiste promosse dall’ex First Lady.
Meno frutta e verdura, più carne e patatine!
Tornano i vecchi menù nelle scuole pubbliche americane con merendine confezionate e cibi salati.
Un vero e proprio schiaffo all’«Healthy, Hunger-Free Kids Act» fortemente voluto da Michelle Obama che aveva promosso frutta e verdura fresca ogni giorno, aumentando anche l’offerta di cibi prodotti con farina integrale e latte scremato. La direttiva imponeva ai fornitori anche di limitare le calorie e ridurre i grassi saturi e il sale nei loro prodotti.
Un passo a vantaggio dei produttori di carne e patate e a svantaggio soprattutto dei bambini che perdono la grande occasione, in alcuni casi addirittura unica, di poter mangiare in modo salutare a pranzo.
Sullo zucchero presente nell’alimentazione dei più piccoli ho già scritto un articolo che trovi qui.
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