In un precedente vi ho parlato delle proteine del pesce. In questo invece, vado a studiare i pesci dal punto di vista del contenuto lipidico.
Infatti i pesci, in generale, più che della carne, hanno veramente una grande varietà di proprietà nutrizionali, sia dal punto di vista proteico, come già visto, che lipidico: ci sono pesci che hanno pochissimi grassi e altri che ne hanno un contenuto molto più alto.
I grassi (o lipidi) possono variare da un valore di 28,9 g su 100 g a 0,3 g su 100: come potete vedere una variabilità molto estesa. Conoscere quali sono i pesci più o meno grassi ci può essere utile per un utilizzo mirato a livello dietologico-nutrizionale per varie situazioni.
Dopo aver consultato il libro sulla composizione degli alimenti INRAN ho classificato i pesci in ordine decrescente in base al contenuto lipidico, potete trovare la classifica nella tabella in allegato. Il pesce più grasso risulta essere l’anguilla, che ha 28,0g/100 g di lipidi; è seguito dalla bottarga (25,7g) e dal capitone (21,5g); l’aringa ha 16,7 g di grassi; il salmone invece, scopro che non è tra i primi posti. Infatti il salmone contiene 12 g di grassi su 100 g, ebbene non è il pesce più grasso: mi è capitato molte volte nella mia esperienza professionale di sentir dire dalle persone, che non mangiano il salmone poiché è troppo calorico perché ricco di grassi.
E’ vero, ma il salmone come abbiamo detto qui è molto ricco in grassi Omega-3 dal potere anti-infiammatorio e benefico: quindi ribadisco sempre, che non bisogna pensare solamente alle calorie di un alimento, ma al tipo di macronutrienti che esso possiede, ecco in questi casi possiamo tranquillamente fregarcene delle calorie!
Ritornando alla classifica in esame noto che lo sgombro ha 11,1g su 100, seguito dal tonno che ne ha 8 di grammi di grassi. Spigola e cefalo contengono 6,8g su 100g; mentre il gruppo dei pesci bianchi dalla carne simile (come orata, halibut, dentice, suro e pesce spada) hanno circa 3-4 g si grassi.
Il gruppo “cozza, vongole, calamari, spigola, seppia, sogliola, rombo, palombo, polpo” hanno 1-2 g di grassi, veramente molto magri.
Scorfano, merluzzo e pesce molo sono in assoluto i pesci più magri: contengono infatti 0,3 g di grassi, quindi una quota molto bassa, quasi pari allo zero. Concludendo, in un regime alimentare nel quale dobbiamo controllare attentamente la quantità di grassi, potremmo scegliere pesci dal contenuto molto basso in grassi, mentre se abbiamo bisogno di una dieta con tanti grassi buoni omega 3, sceglieremo pesci più grassi come salmone, sarde, sgombro.
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