La Società italiana di urologia ha messo a punto le dieci regole da seguire per mantenere la prostata in salute.
- Dopo i 50 anni bisognerebbe sottoporsi, almeno una volta all’anno, a una visita urologica. A partire dai 40 anni dovrebbero fare la stessa cosa le persone a rischio, cioè quelle nella cui famiglia c’è un parente diretto che ha o ha avuto problemi di prostata.
- Almeno una volta all’anno eseguire un test del PSA, sempre a partire dai 50 anni. È un esame semplicissimo, che richiede un normale prelievo di sangue e serve a verificare lo stato di salute della ghiandola.
- Evitare, il più possibile, i cibi dannosi alla prostata: birra, insaccati, spezie, peperoncino, superalcolici, caffè.
- Preferire alimenti ricchi di antiossidanti: vitamina A (carote, albicocche, spinaci, broccoli, pomodori), vitamina C (ribes, kiwi agrumi, fragole, cavolfiori, peperoni), vitamina E (olio d’oliva, avocado, oli vegetali come olio di semi di lino o di canapa, mandorle, germe di grano); e minerali preziosi come selenio (carne, noci, tuorlo d’uovo), zinco (carni rosse, noci, semi di zucca, fegato), manganese (cereali integrali, tè nero, verdure a foglie verdi).
- Bere almeno due litri di acqua al giorno: così si può ridurre il peso specifico delle urine e prevenire le infezioni urinarie, sono molto frequenti nel paziente prostatico. L’acqua va bevuta a piccoli sorsi e molto di frequente.
- Attenzione alla regolarità intestinale: la stipsi cronica e, al suo opposto, la diarrea possono provocare fenomeni irritativi tra intestino e prostata. In questo senso utile è un integrazione di probiotici e la scelta di frutta e verdura ideale ricca di prebiotici.
- Mantenere un’attività sessuale regolare: fare sesso non è nocivo, anzi, se praticato con regolarità, ha effetti benefici anche sulla prostata. E’ invece l’astinenza prolungata a provocare ristagno di secrezioni nella ghiandola e quindi favorire l’infezione.
- No al coito interrotto: lo stimolo all’eiaculazione va assecondato, mai interromperlo volontariamente.
- Praticare attività fisica: camminare almeno mezz’ora al giorno o appassionarsi a uno sport favorisce la circolazione pelvica e quindi previene di disturbi alla prostata.
- Due ruote sì, ma con moderazione. Soprattutto le persone a rischio dovrebbero non abusare di biciclette e motorini, poiché i microtraumi perineali che si possono verificare sono alla base di infiammazioni alla prostata.
Come potete leggere dalla lista delle regole, quattro (4) punti su dieci (10) riguardano le abitudini alimentari sulle quali possiamo lavorare, scegliendo gli alimenti e le combinazioni giuste e limitando/evitando alcuni cibi che invece possono dar fastidio a tale patologia. Le giuste quantità degli alimenti possono essere valutate e calcolate individualmente, in base al metabolismo e alla costituzione dell’uomo. Pensate che il consumo di licopene, un antiossidante presente soprattutto nel pomodoro, ha avuto evidenze scientifiche nella prevenzione dei problemi prostatici. Quindi il consumo quotidiano di frutta, verdura e ortaggi, favorirà una regolarità e un buon equilibrio intestinale prevenendo la stitichezza, così come una giusta idratazione grazie ad un’adeguata assunzione di acqua.
fonte: http://www.saperesalute.it/disturbi-patologie/prostata-10-regole-per-proteggerla
A cura di
Dott. Loreto Nemi (Dietista e Nutrizionista)
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