Non tutti sanno che il pesce segue una sua stagionalità, così come la frutta e la verdura. Acquistare un tipo di pesce in base ai ritmi del mare ci permette di avere più sicurezze sulla sua provenienza e sulla sua freschezza.

La disponibilità del pescato fresco in mare aperto deve rispettare i tempi di riproduzione e i periodi di migrazione dei banchi. Pertanto, i pesci di stagione sono quelli che non si trovano in fase riproduttiva e possono essere acquistati senza correre il rischio di contribuire all’estinzione di alcune specie numericamente più “deboli”, inquinando il mare.

Un caso emblematico è rappresentato dal tonno, uno dei pesci più consumati, reperibile tutto l’anno sia sottolio che in altri prodotti confezionati, al contrario del vero tonno fresco che è disponibile soltanto dalla primavera fino all’inizio dell’autunno. Nel Mediterraneo si trova principalmente il tonno rosso, così chiamato per l’intenso colore delle sue carni. Nel caso del tonno rosso, la stagionalità non è stata a lungo rispettata, causandone il rischio di estinzione. Scegliere le varie specie da portare in tavola in base al calendario ittico consente alle altre specie di crescere secondo i propri tempi.

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Non seguire la stagionalità significa, invece, acquistare un prodotto che non proviene sicuramente dal bacino del Mediterraneo. L’acquisto ed il consumo di un pesce di stagione ne assicurano la freschezza, il sapore e la presenza delle preziose componenti nutritive. Come per la frutta e la verdura, le nostre scelte alimentari dovrebbero tener conto di queste variazioni cicliche.

È ormai giunto l’autunno e così vi consiglio di lasciar stare i totani (che si pescano in estate) acquistando, invece, i calamari e le sardine. L’inverno sarà la stagione delle canocchie (ottime con la pasta) assieme agli argentini dalla carne delicata. In primavera torneranno poi i totani e le seppie.

Il calendario ittico è, in realtà, poco noto e molti ne sono completamente all’oscuro poiché hanno a disposizione durante tutto l’arco dell’anno branzini, orate, vongole, ecc. spesso provenienti da mari lontanissimi dal nostro oppure dall’acquacoltura intensiva. L’acquacoltura ci rifornisce sempre del pescato più prelibato povero però dei principi nutritivi di cui godono, invece, i pesci provenienti dal mare aperto.

Essendo il pesce un alimento di fondamentale importanza per la nostra nutrizione, vi consiglio, dunque, di tenere a mente il seguente calendario ittico.

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