Alternative al latte vaccino: le bevande vegetali

latte-di-mandorleNegli ultimi anni si è registrato un aumento di consumo delle bevande vegetali. Alcune di esse non possono essere definite propriamente “latte”. A livello legislativo questa definizione è prevista solo per il latte vaccino e per il latte di mandorla. Sia per motivi di non tolleranza al lattosio, sia per motivi salutistici molte persone preferiscono bere le bevande vegetali.

Le bevande vegetali possono derivare dai cereali, come la bevanda di riso, di avena, kamut, miglio, quinoa… in commercio se ne trovano di tutti i tipi; altre bevande provengono da frutta oleosa, come il latte di mandorla e la bevanda di nocciola. Poco tempo fa ho notato sugli scaffali e provato la bevanda di noci di Macadamia che è davvero buona.

Come fare per scegliere una buona bevanda? come prima cosa, è importante leggere le etichette. Molte volte si sceglie, ad esempio, una bevanda di riso perché si pensa che possa essere più magra (magari cercando invano la presenza di grassi perché in realtà sono assenti) e invece a livello calorico si compie un errore. Notate bene che nel caso della bevanda di riso, è facile trovarne alcune nelle quali la quantità di zuccheri è davvero elevata. L’etichetta con gli ingredienti va sempre letta: se la quantità di zuccheri è sui 10-15 grammi per 100 grammi, significa che la bevanda è davvero zuccherina e quindi ve la sconsiglio. Un buon rapporto di zuccheri dovrebbe essere sui 3-6 grammi di zuccheri su 100 grammi. Questo significa che la bevanda che berremo non sarà poi così zuccherina.

Essendo un’alternativa al latte, le bevande vegetali possono essere consumate a colazione, ma anche usate nella preparazione di dolci, al posto del latte vaccino.

Insisto sulla lettura delle etichette nutrizionali per non commettere errori. Molte volte si assumono queste bevande come se fosse acqua; in realtà è importante prestare attenzione all’introduzione di calorie e zuccheri che in caso di problemi di controllo di glicemia non vanno assolutamente bene, e questo vale soprattutto in relazione alla bevanda di riso che tende ad essere quella più zuccherina. Molto presente sul mercato insieme alla bevanda di riso, è quella di soia, molto proteica.

Possiamo preparare a casa molto facilmente sia la bevanda di soia con i fagioli di soia, sia il latte di mandorle. Io stesso ho preparato a casa il latte di mandorle utilizzando un estrattore. E’ facilissimo: basta mettere acqua e una manciata di mandorle; immediatamente dall’estrattore uscirà il latte di mandorle. Il vantaggio è che risparmieremo un bel po’ di soldi e lo avremo sempre pronto e fresco.

Per concludere, ribadisco ancora l’importanza della lettura delle etichette nutrizionali perché se nella bevanda ci sono troppi zuccheri, risulta essere troppo calorica e sicuramente non benefica per la nostra salute.

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