ipotiroidismo

Quando la tiroide sta bene, il nostro metabolismo funziona.

La tiroide è una ghiandola posizionata appena sotto la laringe che si occupa del buon funzionamento del nostro metabolismo e del mantenimento del giusto peso corporeo. Per questo motivo, la salute della tiroide parte anche dalla tavola.

A COSA SERVE LA TIROIDE

La tiroide è paragonabile alla “centrale elettrica” del nostro corpo e se qualcosa non va, tutto il corpo ne risente. La tiroide si occupa delle seguenti funzioni:

  • Metabolismo dei globuli rossi;

  • Sviluppo del sistema nervoso centrale (acutezza mentale, vista e parola);

  • Funzione gastrointestinale;

  • Funzione del fegato e della colecisti;

  • Salute dei capelli e della pelle;

  • Metabolismo del colesterolo, dei lipidi e degli zuccheri;

  • Accrescimento del peso corporeo e forza muscolare;

  • Metabolismo delle proteine;

  • Metabolismo osseo;

  • Battito cardiaco e pressione arteriosa.

 

GLI ORMONI TIROIDEI E PARATIROIDEI

La tiroide e le ghiandole paratiroidi producono i seguenti ormoni:

 

  • T3 e T4 regolano la velocità di molti processi chimici e metabolici in tutto il corpo, compreso il consumo dell’energia. La produzione di questi ormoni è sotto il controllo di ormoni cerebrali dell’ipotalamo e dell’ipofisi in una continua messa a punto;

  • Calcitonina inibisce il rilascio di calcio dalle ossa se i livelli del minerale nel sangue sono alti;

  • PTH, l’ormone paratiroideo che regola il metabolismo di fosforo e calcio (assieme alla calcitonina). Se i livelli di calcio nel sangue sono bassi, il PTH preleva calcio dalle ossa, ne aumenta l’assorbimento dagli alimenti e ne previene la perdita con le urine.

Leggi anche: La pelle, lo specchio della salute e del benessere

I FATTORI CHE INFLUENZANO LA FUNZIONE TIROIDEA

I fattori che contribuiscono alla corretta produzione degli ormoni tiroidei sono i seguenti nutrienti:

  • Iodio
  • Ferro
  • Tirosina
  • Zinco
  • Selenio
  • Vitamina E
  • Vitamine B2, B3, B6
  • Vitamina C
  • Vitamina D

Seguono, invece, i fattori che inibiscono la produzione adeguata di ormoni tiroidei:

  • Stress
  • Infezioni
  • Traumi
  • Radiazioni
  • Fluoro, antagonista dello iodio
  • Farmaci
  • Celiachia
  • Tossine come pesticidi, cadmio, piombo e mercurio.  

TIROIDE E IODIO

La sintesi di T3 e T4, gli ormoni prodotti dalla tiroide, avviene grazie allo iodio presente negli alimenti.

Una delle fonti più preziose di iodio è ovviamente il sale iodato e il sale integrale marino, mentre il sale rosa ne contiene meno. Oltre al comune sale da tavola, possiamo introdurre lo iodio nella dieta con i pesci marini, le alghe, i molluschi, i crostacei e i mirtilli. Ma contengono iodio anche uova, latte e carne.

IPOTIROIDISMO, SINTOMI E ALIMENTI CONSIGLIATI

L’ipotiroidismo si manifesta quando la tiroide rallenta la sua attività. I sintomi aspecifici che si manifestano sono i seguenti:

  • Artrite
  • Sensazioni di freddo
  • Depressione
  • Pelle secca
  • Stanchezza
  • Smemoratezza
  • Infertilità
  • Mestruazioni abbondanti
  • Dolori mestruali

Gli altri sintomi sono:

  • Capelli ruvidi e secchi
  • Viso gonfio
  • Perdita dei peli sopraciliari
  • Ingrossamento della tiroide (fino al gozzo vero e proprio)
  • Brachicardia
  • Aumento di peso
  • Costipazione
  • Unghie fragili

Per funzionare bene la tiroide richiede dosi adeguate di iodio, selenio, zinco, vitamina B, antiossidanti e fenilalanina.

La fenilalanina è un amminoacido essenziale precursore della tirosina che a sua volta sintetizza l’ormone T4. La fenilalanina si assimila attraverso le proteine animali come la carne, il pesce e le uova. Questi alimenti oltre ad avere un fattore di termogenesi più alto forniscono le proteine necessarie per la stimolazione della produzione ormonale.IPOTIROIDISMO NOCI BRASILIANE

Chi soffre di ipotiroidismo spesso presenta una carenza di selenio, un minerale che partecipa alla sintesi degli ormoni tiroidei: via libera quindi ai frutti di mare e alla frutta secca, in particolare le noci brasiliane (6 al giorno è la dose ideale).

 

IPERTIROIDISMO, SINTOMI E ALIMENTI CONSIGLIATI

Quando la ghiandola tiroidea produce un eccesso di ormoni T3 e T4, molte funzioni fisiologiche accelerano e si manifesta l’ipertiroidismo con i seguenti sintomi:

  • Perdita di capelli
  • Sporgenza degli occhi
  • Ingrossamento della tiroide
  • Tachicardia
  • Sudorazione eccessiva
  • Perdita di peso
  • Diarrea
  • Palmi caldi e umidi
  • Unghie fragili
  • Tremori

Si possono manifestare anche altri sintomi come:

  • Sonno disturbato
  • Infertilità
  • Intolleranza al calore
  • Irritabilità
  • Ansia
  • Nervosismo
  • Mestruazioni scarse
  • Debolezza muscolare

L’ipertiroidismo si combatte con gli alimenti “gozzigeni”, come le crucifere e gli alimenti a base di soia che apportano sostanze capaci di interferire con il metabolismo dello iodio. Durante la masticazione delle crucifere, per esempio, l’enzima mirosinasi, a contatto con la saliva, scinde i glicosinolati in tiocianati e la goitrina, uno degli isotiocianati rilasciati nella masticazione, lega lo iodio impedendone l’assorbimento da parte della tiroide e bloccando così la secrezione di T3 e T4. Non solo le crucifere inibiscono l’attività tiroidea, ma anche lo yogurt, le patate, i pinoli, i fagiolini e tutti quegli alimenti ricchi di calcio e potassio. A frenare la tiroide sono anche i pesci poveri di iodio ovvero quelli d’acqua dolce o di scoglio come il rombo e la trota.

Da evitare assolutamente i dolcificanti di sintesi, come l’aspartame e le carni lavorate come la salsiccia o l’hamburger.

EVITA GLUTINE, CAFFÈ E JUNK FOOD PER PREVENIRE LE MALATTIE AUTOIMMUNI DELLA TIROIDE

Ci sono dei gruppi alimentari ai quali bisogna fare molta attenzione. Esiste, infatti, un collegamento tra le malattie autoimmuni della tiroide e il consumo dei seguenti cibi:

  • GLUTINE. Una sensibilità al glutine potrebbe contribuire alla comparsa di problemi alla tiroide, in particolare se compaiono sintomi come mal di testa e aumento di peso. Meglio, quindi, ridurre o accantonare grano, orzo, avena, segale e il farro per almeno tre settimane e vedere se i sintomi migliorano.

  • CAFFÈ E ALTRE SOSTANZE ECCITANTI come alcohol e tè. Queste bevande, infatti, sembrano interferire sul buon funzionamento della tiroide, sia nel rallentamento sia nell’accelerazione.

  • JUNK FOOD o cibi spazzatura, preconfezionati e fritti. Hanno tantissimo sodio e pochissimo iodio. Inoltre, a causa del loro esagerato tenore di grassi saturi rischiano di aggravare la tiroide già affaticata.

OLIO DI COCCO, UN TOCCASANA PER LA TIROIDE

L’olio di cocco aiuta a regolare l’attività tiroidea e ad alleviare i sintomi olio-di-coccodell’ipotiroidismo come la difficoltà a perdere peso grazie agli acidi grassi a media catena che stimolano il metabolismo al livello mitocondriale. Puoi usare fino a 4 cucchiai al giorno di olio di cocco per condire le insalate o per emulsionare le salse al posto dell’olio d’oliva o di altri grassi meno sani. Assicurati, però, che sia fresco perché irrancidisce più rapidamente degli altri grassi.

COTTURA, SÌ O NO?

In generale, crudo è meglio! L’ortaggio crudo, ad esempio, stimola la tiroide ed il metabolismo grazie ai minerali e all’acqua di vegetazione. La cottura, però, è prevista nella preparazione delle crucifere, un cibo ideale per gli ipotiroidei.

FAI PASTI REGOLARI

Il timing dei pasti è fondamentale per permettere una produzione regolare di ormoni. Rispettare i ritmi circadiani significa consumare colazione pranzo e cena sempre alla stessa ora (più o meno), senza saltare i pasti. Al contrario di quello che comunemente si pensa, saltare i pasti non fa dimagrire e rallenta il metabolismo. Un metabolismo che lavora in maniera ottimale aiuta la tiroide a funzionare regolarmente.

Piccolo consiglio: se hai il metabolismo lento e tendi a prendere peso, evita gli spuntini e opta per tre pasti abbondanti al giorno.

 

 

PRENOTA VISITA