Alla nascita il tratto gastro-intestinale è sterile, ma già dopo poche ore i batteri ingeriti durante il parto iniziano a colonizzare l’intestino. Sono batteri aerobi, tra cui Enterobatteri, Enterococchi e Stafilococchi.

In seguito il graduale consumo di ossigeno da parte dei batteri aerobi crea un ambiente favorevole alla crescita di una flora più diversificata, che comprende anche batteri anaerobi, come i Lattobacilli e i Bifidobatteri. Questi ultimi sono il gruppo prevalente nei bambini allattati al seno e le specie più abbondanti sono: Bifidobacterium breve, B. longum, B. adolescentis e B. bifidum. La flora si stabilizza dopo l’anno di vita ed in seguito le sue modificazioni, in condizioni normali, sono piuttosto limitate.

Il latte materno contiene una vasta gamma di componenti attivi, tra cui la lattoferrina, la IgA secretoria ed alcuni peptidi originati dal latte materno. Questi composti inibiscono la crescita di batteri patogeni e di virus. Inoltre, il latte materno è una fonte significativa di Lattobacilli resistenti alle condizioni ambientali del tratto gastro-intestinale e capaci di:

  • aderire alle cellule intestinali
  • produrre composti antimicrobici
  • modulare il sistema immunitario.

Il latte materno è un esempio naturale di simbiotico, perché oltre a fornire batteri probiotici, apporta oligosaccaridi che stimolano lo sviluppo selettivo di Bifidobatteri. Altri componenti significativi del latte materno sono sostanze antiossidanti, enzimi che degradano i mediatori dell’infiammazione e gli acidi grassi polinsaturi ω-3 e ω-6. I bambini nutriti con latte artificiale non godono di questi benefici. La loro flora è più povera di Bifidobatteri, il Clostridium difficile è più abbondante (da tre a otto volte) e gli Enterobatteri sono più comuni. Tutto ciò può spiegare la maggior incidenza di disturbi vari (diarrea, disturbi infiammatori ed allergici) in questa categoria di lattanti.

Dopo lo svezzamento si verifica una leggera caduta del numero di Bifidobatteri nel tratto gastrointestinale compensata da un aumento dei Lattobacilli, ma il loro numero si mantiene comunque molto elevato così da farne uno dei microrganismi dominanti anche nell’adulto sano. Questa elevata quantità di batteri probiotici diminuisce in maniera vistosa per azione di stress, antibiotici, alimentazione errata, malattie, ecc.

Durante la vecchiaia si ha una caduta sensibile dei Bifidobatteri compensata parzialmente da una crescita dei Lattobacilli, mentre si verifica un aumento molto marcato dei batteri produttori di gas intestinali quali il Clostridium perfringens.