Licopene

Il licopene è un antiossidante naturale della famiglia dei carotenoidi, presente in elevate concentrazioni nel pomodoro maturo e in misura minore nel cocomero, albicocca, uva e papaia.

Chimicamente è costituito da carbonio e idrogeno ed in natura è rinvenibile nella struttura “trans”. Il tempo di emivita è di 2-3 giorni ed il suo maggior metabolica è il 5,6-diidrossi-5,6diidrolicopene.

La sua azione principale è di modulare le cicline coinvolte nella progressione del ciclo cellulare e di ostacolare  l’azione di IGF1.

Il licopene non è sintetizzato dall’organismo per cui occorre introdurlo con gli alimenti.

Fonti privilegiate  (oltre il 90%) sono: il pomodoro fresco e i suoi derivati, conserve passate succhi concentrati ketchup,  melone, anguria, pompelmo rosa, albicocca, uva, papaia.

La biodisponibilità per l’uomo è fortemente influenzata dalla concomitante presenza di lipidi nella dieta in quanto questi hanno un ruolo fondamentale di estrazione dei carotenoidi dalla fase acquosa con formazione di micelle miste attraverso le quali i carotenoidi vengono assorbiti dagli enterociti e trasferiti ai tessuti in modo automatico come lipofili. La cottura ne aumenta la biodisponibilità.

Il licopene è un potente antiossidante.  La sua azione è contro l’invecchiamento cellulare e la proliferazione cellulare causa di molteplici malattie cronico-degenerative.  Le molecole bersaglio sono acidi nucleici, proteine e membrane biologiche, prevenendo così lo stress ossidativo e la formazione di radicali liberi. Inoltre è importante l’azione su alcuni tumori, in particolare la riduzione dell’incidenza di neoplasie alla prostata, ai polmoni, allo stomaco. In uno studio è stato dimostrato come il livello di Licopene plasmatico in uomini con cancro alla prostata fosse molto diminuito. Per questo è stata avanzata l’ipotesi  che si ammalano più facilmente e più gravemente gli individui che non assumono sufficienti quantità di Licopene e che la somministrazione giornaliera di estratti di pomodoro potrebbe ridurre significativamente il rischio di avere un cancro alla prostata.

L. Nemi